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La storia del nostro borgo - Casale di Scopoli
L'abitato del piccolo borgo di Casale si divide in tre agglomerati: il Castello, l'Arco e la Loggia, preceduti da Il Laghetto, provvidenziale riserva d’acqua, documentata fin dal 1100, di origine carsica, affiancato da due pozzi uno dei quali è denominato “fonte delle pecore”. Casale, documentato già dal 1098, è dapprima feudo dei Monaldi di Uppello, poi patrimonio dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo. Per tradizione luogo di passaggio degli apostoli, ricordato nella dedicazione della chiesa di Sant'Andrea Apostolo. L’edificio, documentato fin dal 1239, ha subito nel tempo numerosi rifacimenti, identificabili anche attraverso i vari affreschi riemersi nel recente restauro: un affresco raffigurante un angelo rinvia a caratteri trecenteschi mentre una immagine della Madonna di Loreto, della quale si hanno notizie dai primi anni del Settecento, testimonia anche la devozione e il passaggio dei pellegrini provenienti dalla Valle umbra sul cammino di Loreto.L’area di Casale appare protetta dal Monte Castello, sede di un castelliere, insediamento protostorico a controllo della viabilità. L’economia è stata sempre basata sulla vendita del legname, sull'allevamento di ovini e caprini, in particolare delle capre, alle quali era riconosciuto il pascolo libero, da cui il nome del “passo delle capre” che collega con gli altri villaggi dell’area. Altro percorso con funzione economica è la “strada dei nevieri”, che porta alla Fossa Neve, un tempo luogo di raccolta della neve, che, diventata ghiaccio, veniva portata a dorso di mulo a Foligno per le esigenze della quotidianità, sia all'ospedale che nei locali pubblici e nelle case private.
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